
Il primo sistema di chat online fu creato presso l’università di Illinois nel 1973 da Doug Brown e David Wolley, con il nome di “Talkomatic”. Il software offriva diverse “stanze”, ognuna delle quali poteva ospitare fino a cinque persone. L’interfaccia era divisa in cinque sezioni, una per ogni partecipante, e i messaggi di tutti gli utenti venivano mostrati sullo schermo carattere per carattere mentre venivano digitati.
"Talkomatic, la prima chat della storia"
Questo software è stato annunciato nel 2013 dai fratelli russi Nikolai e Pavel Durov; il progetto è attualmente gestito dalla società indipendente no-profit “Telegram Messenger LLP” con sede a Berlino, e viene supportato anche dallo stesso Pavel. Annunciata fin da subito come un’app di messaggistica focalizzata sulla velocità e sulla sicurezza, Telegram utilizza un’infrastruttura decentrata con server posizionati in tutto il mondo, in modo da connettere le persone al server più vicino possibile. La differenza si vede: l’invio dei messaggi è pressoché istantaneo, e la sincronizzazione impiega meno di un secondo. Inoltre, Telegram è progettato per inviare messaggi ad alta compressione, in modo da funzionare velocemente anche con le connessioni più deboli.
Per quanto riguarda la sicurezza, gli sviluppatori sono così certi della robustezza della crittografia di Telegram che hanno istituito un vero e proprio concorso con un premio di 300.000$ a chiunque fosse stato in grado di violare questo sistema di crittografia chiamato end to end, che non permette in alcun modo a nessuno, neanche agli sviluppatori, di intercettare e leggere i messaggi altrui. Per due interi trimestri è stata data la possibilità agli hacker di tutto il mondo di violare la crittografia alla base del software, ma nessuno di essi è stato in grado di violare il sistema per riscuotere la somma.
Per quanto riguarda la sicurezza, gli sviluppatori sono così certi della robustezza della crittografia di Telegram che hanno istituito un vero e proprio concorso con un premio di 300.000$ a chiunque fosse stato in grado di violare questo sistema di crittografia chiamato end to end, che non permette in alcun modo a nessuno, neanche agli sviluppatori, di intercettare e leggere i messaggi altrui. Per due interi trimestri è stata data la possibilità agli hacker di tutto il mondo di violare la crittografia alla base del software, ma nessuno di essi è stato in grado di violare il sistema per riscuotere la somma.
Per scelta degli sviluppatori, l’applicazione non contiene pubblicità e non presenta canoni annuali o costi di alcun tipo; inoltre, per garantire la massima trasparenza, il codice sorgente è pubblico e può essere esaminato da tutti. Telegram può essere utilizzato contemporaneamente su qualsiasi dispositivo, con una sola scheda SIM: su PC desktop, notebook e Mac recandosi all’indirizzo https://web.telegram.org (senza dover installare nulla), sempre su computer scaricando l’applicazione su https://desktop.telegram.org, su tablet anche solo wifi, su altri smartphone, oppure provvisoriamente sul dispositivo di un amico. In sostanza, un numero di telefono, più dispositivi. Ovviamente, una volta letta una notifica su uno di questi dispositivi, questa non verrà mostrata sugli altri. Una caratteristica fondamentale per la salvaguardia della batteria del nostro smartphone è la possibilità di utilizzare Telegram su tutti i nostri dispositivi anche con il telefono spento, disconnesso dalla rete o scarico. Le chat di gruppo hanno una portata incredibile di 200.000 partecipanti, è possibile visualizzare lo stato online dei singoli membri ed esiste la possibilità di invitare altre persone a partecipare alla chat tramite un link condivisibile.
Se anche voi preferite disattivare le notifiche dei gruppi per non ricevere troppi messaggi, non solo qui è possibile disabilitarle per un periodo illimitato, ma è anche possibile ricevere una notifica solamente quando un messaggio è rivolto a noi direttamente. Scegliendo un username nelle impostazioni di Telegram infatti, sarà possibile essere “nominati” tramite questo tag; i partecipanti del gruppo potranno includere in un qualsiasi messaggio il carattere “@” e scegliere il nostro username, e noi saremo sicuri di non perderci i messaggi che richiedono la nostra attenzione in maniera diretta grazie alla notifica dedicata che verrà generata. La scelta di un username permette anche un altro utilizzo molto interessante; ci permette di fornire il nostro contatto Telegram senza rivelare il nostro numero di telefono. Questa caratteristica si rivela molto utile nel caso in cui non siamo certi dell’affidabilità di un nuovo contatto, con il quale magari dobbiamo comunicare per un periodo limitato nel tempo. In ogni caso è sempre possibile bloccare qualsiasi utente, facendo in modo che non sia più possibile ricevere messaggi da esso.
Un’altra funzionalità molto utile di Telegram, soprattutto nei gruppi, è la risposta; facendo una pressione lunga su un messaggio che ci è stato spedito, verrà data la possibilità di rispondervi mediante l’icona di una freccia curva a sinistra. In questo modo, la risposta che scriveremo e invieremo verrà visualizzata accanto ad una breve anteprima del messaggio al quale stiamo rispondendo, che se selezionata sposterà immediatamente l’area di visualizzazione al punto nel quale era presente il messaggio originario al quale abbiamo risposto, evidenziandolo e rendendo quindi il dialogo molto più chiaro. Una funzionalità molto utile che, soprattutto nelle chat di gruppo, permette di far sì che un nostro semplice "Sì" scritto in risposta ad un quesito posto qualche messaggio prima venga immediatamente ricondotto alla domanda.
"La funzionalità di risposta rende ogni conversazione molto più chiara"
Telegram permette l’invio di allegati di qualsiasi natura, fino alla notevole dimensione di 1,5GB; Pdf, Xls, Doc, Zip, Jpg, Mp3, Mp4, qualsiasi tipologia di file abbiate in mente. In più, nel caso di foto e video, offre la possibilità di migliorare o comprimere i media poco prima dell’invio tramite dei pratici strumenti integrati. Oltre alla possibilità di poter condividere un proprio contatto o la propria posizione, Telegram permette anche l’invio di un’immagine presente su internet, semplicemente inserendo una chiave di ricerca proprio come su Google immagini, senza scaricare preventivamente l’immagine nella nostra galleria.
Quando inviamo un link, vengono mostrate anche le prime parole contenute nella pagina relativa, in modo da darci la possibilità di scegliere se aprire il collegamento o meno in base ai contenuti. I messaggi vocali prevedono uno stato “ascoltato”, esiste la possibilità di utilizzare hashtag per effettuare ricerche rapide nelle nostre chat (semplicemente inviando un messaggio del tipo “#argomento”), è possibile impostare un codice o un’impronta digitale di sblocco per proteggere l’intera app da sguardi indiscreti, oppure è possibile attivare la cosiddetta “verifica in due passaggi”, che permette l’accesso all’app solamente inserendo un codice di verifica inviato via SMS al proprietario dell’account.
Rimanendo in ambito sicurezza, Telegram offre anche delle chat particolari chiamate “segrete”, visibili solo sul nostro telefono e su quello del destinatario; nelle opzioni di queste chat esiste la possibilità di impostare un timer di autodistruzione dei messaggi, che verranno eliminati automaticamente da entrambi i dispositivi dopo la lettura.
"Le chat segrete sono visibili solo sui telefoni dei due interlocutori e non sugli altri dispositivi"
Un’altra innovativa funzionalità di Telegram sono i cosiddetti bot: ricercabili nei contatti proprio come delle persone reali presenti nella nostra rubrica, sono in realtà dei “computer parlanti” creabili da chiunque. Questi contatti speciali permettono quasi ogni cosa, e ovviamente agiscono e rispondono in base allo scopo per il quale sono stati programmati. Ad esempio, un ipotetico bot “@meteobot”, alla richiesta “Che tempo farà oggi a Rimini?” potrebbe rispondere irriverentemente: “Sarà meglio che porti l’ombrello!”. Ed ecco che questi interlocutori un po’ particolari, ricercabili online o tramite il bot @storebot, possono diventare un modo per facilitare la nostra giornata.
Un’altra funzionalità rappresentativa di Telegram sono i canali: sicuramente molti di voi conosceranno le liste broadcast, liste di contatti ai quali inviare messaggi privati in un colpo solo. Tramite i canali di Telegram è possibile creare qualcosa di più: a prima vista un canale può sembrare una normale chat di gruppo, in realtà i membri non possono né rispondere ai messaggi né visualizzare la lista dei partecipanti; solo all’amministratore o agli amministratori designati è concesso inviare messaggi. Pensate ad esempio ad un ristorante che vuole inviare a tutti i propri clienti abituali il menu scontato del giorno; gli utilizzi sono pressoché infiniti.
Una delle caratteristiche più importanti di Telegram è la sua architettura cloud based: tutti i dati dell’applicazione vengono associati automaticamente all’account rendendo impossibile perdere le chat, né cambiando numero di telefono né cambiando smartphone. Dopo aver ripristinato il nostro dispositivo alle impostazioni di fabbrica o dopo aver installato l’applicazione su un altro terminale, ritroveremo semplicemente tutto lì, dove l’avevamo lasciato, dalle singole chat agli allegati da 1,5GB.
Una delle caratteristiche più importanti di Telegram è la sua architettura cloud based: tutti i dati dell’applicazione vengono associati automaticamente all’account rendendo impossibile perdere le chat, né cambiando numero di telefono né cambiando smartphone. Dopo aver ripristinato il nostro dispositivo alle impostazioni di fabbrica o dopo aver installato l’applicazione su un altro terminale, ritroveremo semplicemente tutto lì, dove l’avevamo lasciato, dalle singole chat agli allegati da 1,5GB.
"Tra i tanti tipi di allegati, è possibile inviare immagini dal web o singoli file"
Dopo aver provato tantissime applicazioni di messaggistica, nel momento in cui scrivo ritengo Telegram il miglior software sulla piazza. Si potrebbe essere tentati di valutare solamente la diffusione di questa applicazione rispetto alle concorrenti, ma nell’”era della memoria” questa app dalla dimensione di un paio di mp3 può tranquillamente convivere con le altre applicazioni sul nostro terminale. E a dirla tutta, con quello che ha da offrire, spargere la voce su questa applicazione è uno scherzo.