venerdì 9 ottobre 2015

Telegram, chat allo stato dell'arte


Il primo sistema di chat online fu creato presso l’università di Illinois nel 1973 da Doug Brown e David Wolley, con il nome di “Talkomatic”. Il software offriva diverse “stanze”, ognuna delle quali poteva ospitare fino a cinque persone. L’interfaccia era divisa in cinque sezioni, una per ogni partecipante, e i messaggi di tutti gli utenti venivano mostrati sullo schermo carattere per carattere mentre venivano digitati.

"Talkomatic, la prima chat della storia"

È passato molto tempo da allora e la chat si è evoluta continuamente, fino ad assumere un carattere dominante nella concezione moderna di internet. Diversi software si sono succeduti negli anni, ma oggi vorrei parlarvi di un’applicazione che mi ha colpito particolarmente: il suo nome è Telegram. 
Questo software è stato annunciato nel 2013 dai fratelli russi Nikolai e Pavel Durov; il progetto è attualmente gestito dalla società indipendente no-profit “Telegram Messenger LLP” con sede a Berlino, e viene supportato anche dallo stesso Pavel. Annunciata fin da subito come un’app di messaggistica focalizzata sulla velocità e sulla sicurezza, Telegram utilizza un’infrastruttura decentrata con server posizionati in tutto il mondo, in modo da connettere le persone al server più vicino possibile. La differenza si vede: l’invio dei messaggi è pressoché istantaneo, e la sincronizzazione impiega meno di un secondo. Inoltre, Telegram è progettato per inviare messaggi ad alta compressione, in modo da funzionare velocemente anche con le connessioni più deboli.

Per quanto riguarda la sicurezza, gli sviluppatori sono così certi della robustezza della crittografia di Telegram che hanno istituito un vero e proprio concorso con un premio di 300.000$ a chiunque fosse stato in grado di violare questo sistema di crittografia chiamato end to end, che non permette in alcun modo a nessuno, neanche agli sviluppatori, di intercettare e leggere i messaggi altrui. Per due interi trimestri è stata data la possibilità agli hacker di tutto il mondo di violare la crittografia alla base del software, ma nessuno di essi è stato in grado di violare il sistema per riscuotere la somma. 

Per scelta degli sviluppatori, l’applicazione non contiene pubblicità e non presenta canoni annuali o costi di alcun tipo; inoltre, per garantire la massima trasparenza, il codice sorgente è pubblico e può essere esaminato da tutti. Telegram può essere utilizzato contemporaneamente su qualsiasi dispositivo, con una sola scheda SIM: su PC desktop, notebook e Mac recandosi all’indirizzo https://web.telegram.org (senza dover installare nulla), sempre su computer scaricando l’applicazione su https://desktop.telegram.org, su tablet anche solo wifi, su altri smartphone, oppure provvisoriamente sul dispositivo di un amico. In sostanza, un numero di telefono, più dispositivi. Ovviamente, una volta letta una notifica su uno di questi dispositivi, questa non verrà mostrata sugli altri. Una caratteristica fondamentale per la salvaguardia della batteria del nostro smartphone è la possibilità di utilizzare Telegram su tutti i nostri dispositivi anche con il telefono spento, disconnesso dalla rete o scarico. Le chat di gruppo hanno una portata incredibile di 200.000 partecipanti, è possibile visualizzare lo stato online dei singoli membri ed esiste la possibilità di invitare altre persone a partecipare alla chat tramite un link condivisibile.

Se anche voi preferite disattivare le notifiche dei gruppi per non ricevere troppi messaggi, non solo qui è possibile disabilitarle per un periodo illimitato, ma è anche possibile ricevere una notifica solamente quando un messaggio è rivolto a noi direttamente. Scegliendo un username nelle impostazioni di Telegram infatti, sarà possibile essere “nominati” tramite questo tag; i partecipanti del gruppo potranno includere in un qualsiasi messaggio il carattere “@” e scegliere il nostro username, e noi saremo sicuri di non perderci i messaggi che richiedono la nostra attenzione in maniera diretta grazie alla notifica dedicata che verrà generata. La scelta di un username permette anche un altro utilizzo molto interessante; ci permette di fornire il nostro contatto Telegram senza rivelare il nostro numero di telefono. Questa caratteristica si rivela molto utile nel caso in cui non siamo certi dell’affidabilità di un nuovo contatto, con il quale magari dobbiamo comunicare per un periodo limitato nel tempo. In ogni caso è sempre possibile bloccare qualsiasi utente, facendo in modo che non sia più possibile ricevere messaggi da esso.

Un’altra funzionalità molto utile di Telegram, soprattutto nei gruppi, è la risposta; facendo una pressione lunga su un messaggio che ci è stato spedito, verrà data la possibilità di rispondervi mediante l’icona di una freccia curva a sinistra. In questo modo, la risposta che scriveremo e invieremo verrà visualizzata accanto ad una breve anteprima del messaggio al quale stiamo rispondendo, che se selezionata sposterà immediatamente l’area di visualizzazione al punto nel quale era presente il messaggio originario al quale abbiamo risposto, evidenziandolo e rendendo quindi il dialogo molto più chiaro. Una funzionalità molto utile che, soprattutto nelle chat di gruppo, permette di far sì che un nostro semplice "Sì" scritto in risposta ad un quesito posto qualche messaggio prima venga immediatamente ricondotto alla domanda.

"La funzionalità di risposta rende ogni conversazione molto più chiara"

Telegram permette l’invio di allegati di qualsiasi natura, fino alla notevole dimensione di 1,5GB; Pdf, Xls, Doc, Zip, Jpg, Mp3, Mp4, qualsiasi tipologia di file abbiate in mente. In più, nel caso di foto e video, offre la possibilità di migliorare o comprimere i media poco prima dell’invio tramite dei pratici strumenti integrati. Oltre alla possibilità di poter condividere un proprio contatto o la propria posizione, Telegram permette anche l’invio di un’immagine presente su internet, semplicemente inserendo una chiave di ricerca proprio come su Google immagini, senza scaricare preventivamente l’immagine nella nostra galleria.

Quando inviamo un link, vengono mostrate anche le prime parole contenute nella pagina relativa, in modo da darci la possibilità di scegliere se aprire il collegamento o meno in base ai contenuti. I messaggi vocali prevedono uno stato “ascoltato”, esiste la possibilità di utilizzare hashtag per effettuare ricerche rapide nelle nostre chat (semplicemente inviando un messaggio del tipo “#argomento”), è possibile impostare un codice o un’impronta digitale di sblocco per proteggere l’intera app da sguardi indiscreti, oppure è possibile attivare la cosiddetta “verifica in due passaggi”, che permette l’accesso all’app solamente inserendo un codice di verifica inviato via SMS al proprietario dell’account.

Rimanendo in ambito sicurezza, Telegram offre anche delle chat particolari chiamate “segrete”, visibili solo sul nostro telefono e su quello del destinatario; nelle opzioni di queste chat esiste la possibilità di impostare un timer di autodistruzione dei messaggi, che verranno eliminati automaticamente da entrambi i dispositivi dopo la lettura.

"Le chat segrete sono visibili solo sui telefoni dei due interlocutori e non sugli altri dispositivi"

Un’altra innovativa funzionalità di Telegram sono i cosiddetti bot: ricercabili nei contatti proprio come delle persone reali presenti nella nostra rubrica, sono in realtà dei “computer parlanti” creabili da chiunque. Questi contatti speciali permettono quasi ogni cosa, e ovviamente agiscono e rispondono in base allo scopo per il quale sono stati programmati. Ad esempio, un ipotetico bot “@meteobot”, alla richiesta “Che tempo farà oggi a Rimini?” potrebbe rispondere irriverentemente: “Sarà meglio che porti l’ombrello!”. Ed ecco che questi interlocutori un po’ particolari, ricercabili online o tramite il bot @storebot, possono diventare un modo per facilitare la nostra giornata.
Un’altra funzionalità rappresentativa di Telegram sono i canali: sicuramente molti di voi conosceranno le liste broadcast, liste di contatti ai quali inviare messaggi privati in un colpo solo. Tramite i canali di Telegram è possibile creare qualcosa di più: a prima vista un canale può sembrare una normale chat di gruppo, in realtà i membri non possono né rispondere ai messaggi né visualizzare la lista dei partecipanti; solo all’amministratore o agli amministratori designati è concesso inviare messaggi. Pensate ad esempio ad un ristorante che vuole inviare a tutti i propri clienti abituali il menu scontato del giorno; gli utilizzi sono pressoché infiniti.

Una delle caratteristiche più importanti di Telegram è la sua architettura cloud based: tutti i dati dell’applicazione vengono associati automaticamente all’account rendendo impossibile perdere le chat, né cambiando numero di telefono né cambiando smartphone. Dopo aver ripristinato il nostro dispositivo alle impostazioni di fabbrica o dopo aver installato l’applicazione su un altro terminale, ritroveremo semplicemente tutto lì, dove l’avevamo lasciato, dalle singole chat agli allegati da 1,5GB.

"Tra i tanti tipi di allegati, è possibile inviare immagini dal web o singoli file"

Dopo aver provato tantissime applicazioni di messaggistica, nel momento in cui scrivo ritengo Telegram il miglior software sulla piazza. Si potrebbe essere tentati di valutare solamente la diffusione di questa applicazione rispetto alle concorrenti, ma nell’”era della memoria” questa app dalla dimensione di un paio di mp3 può tranquillamente convivere con le altre applicazioni sul nostro terminale. E a dirla tutta, con quello che ha da offrire, spargere la voce su questa applicazione è uno scherzo.

lunedì 29 giugno 2015

Mi Band, il braccialetto intelligente

Molti di voi avranno sicuramente sentito parlare di wearable, o di elettronica indossabile. Con questa classificazione si raggruppano tutti quegli strumenti tecnologici che, con l’avanzare della miniaturizzazione, stanno entrando sempre più a far parte degli accessori che indossiamo e del nostro vestiario.


Ormai quasi tutti hanno uno smartphone e sanno cos’è, mentre il dispositivo del quale vi voglio parlare oggi appartiene ad un’altra categoria: gli smartband.
Con questo nome vengono definiti i braccialetti intelligenti, dispositivi elettronici che possono diventare dei veri e propri assistenti durante le nostre trafelate giornate.
Come avrete intuito dal titolo dell’articolo, il modello del quale vi parlerò oggi sarà “Mi Band”, smartband prodotto dalla nota azienda Xiaomi, che negli ultimi tempi è diventata seconda solo a Samsung ed Apple.
Ma andiamo al succo: cosa permette di fare questo dispositivo, con un quadrante di soli 14x36mm?


Innanzitutto, grazie all’accelerometro e al giroscopio presenti all’interno, funge da activity tracker, ossia permette di registrare sulla memoria interna tutte le informazioni relative al nostro movimento; quanti passi abbiamo fatto durante la giornata, quante calorie abbiamo bruciato, quanta distanza abbiamo percorso, quanto tempo siamo stati in movimento, differenziando tutti i dati tra camminata e corsa.
È anche possibile impostare un obiettivo giornaliero di passi, e man mano che ci si avvicinerà all’obiettivo i LED si illumineranno sempre di più, spronandoci a migliorare. Il software presenta anche una funzionalità di conteggio di alcune attività come i salti con la corda e le flessioni, in modo da tenere uno storico dei propri risultati. Queste caratteristiche lasceranno indifferenti i più pigri, mentre stuzzicheranno chi fa spesso movimento e vuol tener traccia dei propri risultati senza portare con sè il proprio cellulare durante l’attività fisica; questo smartband infatti permette di scaricare i dati dalla memoria interna successivamente, e di metterli sottoforma di grafico in maniera totalmente automatica, semplicemente aprendo l’applicazione installata sullo smartphone (iOS/Android KitKat e superiori).

Non finisce qui, perchè questo smartband lavora anche di notte! Il dispositivo è in grado di distinguere con estrema precisione il sonno leggero dal sonno pesante e di mostrarci ogni giorno il grafico delle ore passate tra le braccia di Morfeo, in modo da permetterci di capire se nel tal giorno, settimana o mese abbiamo dormito abbastanza e come. E se vi dicessi che questo wearable è anche in grado di svegliarci? Un piccolo sistema di vibrazione presente all’interno è in grado di farci alzare all’ora preimpostata senza svegliare vicini e familiari. È anche presente una funzione di sveglia intelligente, attivando la quale il dispositivo analizzerà il nostro sonno nella mezz’ora antecedente alla sveglia; in questi trenta minuti ci guiderà dolcemente al risveglio in base alla fase di sonno nella quale ci troviamo, per essere pronti e scattanti all’orario della sveglia.


Quante volte vi sarà capitato di avere il telefono disperso in una borsa o in uno zaino, oppure di giocare a beach volley in spiaggia con il telefono a bordo campo, perdendo senza sentire la suoneria quella chiamata importante che stavate aspettando? Mi Band vi viene in aiuto anche in questo caso, perché è in grado di vibrare ed illuminarsi nel caso non rispondiate ad una chiamata entro un numero di secondi arbitrario. Quante volte avrete acceso lo schermo dello smartphone dopo averlo sentito suonare, per poi accorgervi che a farlo squillare era stata solamente una mail alla quale avreste potuto rispondere più tardi, una notifica del meteo, oppure una conferma di avvenuta spedizione di Amazon? Mi Band permette di essere utilizzato come dispositivo “ad alta priorità”, consentendovi di personalizzare il numero di vibrazioni, la durata di esse e il colore dei LED in maniera differente per ogni app (solo su telefoni Android). Ad esempio potremmo scegliere di impostare Telegram in modo che le notifiche siano abilitate solo per i nostri contatti preferiti, e tramite l’app di Mi Band potremmo decidere di associare a Telegram due vibrazioni con LED di colore azzurro; in questo modo, se sentissimo vibrare il dispositivo sapremmo istantaneamente che la notifica è stata generata da un contatto importante di Telegram, e non da un’app con notifiche che riteniamo “non urgenti”. Questa caratteristica ci permette di avere più spesso le mani libere, ad esempio quando siamo in bici o stiamo caricando qualcosa in macchina, e ci permette di abituarci a tenere un po’ meno il telefono in mano allenandoci a distinguere le notifiche inutili da quelle indispensabili. L’applicazione per smartphone permette inoltre di far vibrare Mi Band a comando per ritrovarlo, o di condividere i vostri risultati sportivi con gli amici.


Probabilmente siete attenti alla vostra privacy, e proteggete il vostro telefono con un PIN o con una sequenza di sblocco da inserire ogni volta che accendete lo schermo del vostro smartphone. Se trovate che inserire il PIN o la sequenza ogni volta sia un tantino scomodo, potete far si che il codice non venga richiesto se vi trovate nel raggio di dieci metri con il vostro Mi band. Potete attivare la funzione tramite la voce “Smart Unlock” all’interno del menu dell’applicazione (iOS/Android Lollipop e superiori). Mi band funziona con un sistema Bluetooth 4.0, tecnologia che effettua lo scambio dati solo a seguito di una richiesta manuale di sincronizzazione e che permette la connessione anche con un secondo dispositivo, come uno speaker Bluetooth o un paio di cuffie senza fili. In questo modo, il consumo è talmente ridotto che Mi Band ha un’autonomia superiore ai 30 giorni! Il dispositivo presenta una certificazione IP67, ossia è resistente alla polvere ed alle immersioni in acqua fino ad un metro; potrete indossarlo anche sotto la doccia, ma è sconsigliato immergerlo completamente in acqua.


Con un costo inferiore ai 15€, Mi Band è a mio parere lo smartband con il miglior rapporto qualità prezzo in commercio; esistono altri modelli dotati di schermo con tante funzionalità in più, ma diventano privi di vita nel giro di uno, due giorni o poco più, oppure hanno dimensioni e design improponibili. Personalmente sono già tanti i dispositivi che devo continuamente attaccare al caricabatterie, e questo smartband mi ha convinto su tutti i fronti. Certo, può sembrare assurdo avere al polso un dispositivo che non è in grado di dirci che ora è, ma tramite l’app Tasker (Android) è sempre possibile farlo vibrare o illuminare ad ogni ora compiuta.

Nella teoria tutto fantastico insomma, ma nella pratica è doverosa qualche considerazione personale: per motivi di lavoro mi sveglio solitamente prima delle sei e, per non rischiare di arrivare in ufficio alle undici, prima di usare Mi Band come sveglia mi sono documentato sull’esatto funzionamento del dispositivo in questa fase. Il dispositivo, con smart alarm disabilitato, vibra all’orario impostato per cinque volte, poi di nuovo ogni dieci minuti nel caso rilevi che siamo ancora fermi nel letto. Il fatto che non sia io a far capire a Mi Band quando sento la sveglia, come avviene con la classica posticipazione delle sveglie tradizionali, ma che sia il dispositivo stesso a decidere quando smettere di vibrare (vibra sempre per cinque volte), mi ha trasmesso un po’ di insicurezza, così dopo aver utilizzato per un primo periodo la sveglia dello smartband insieme ad una sveglia tradizionale, ho lentamente dismesso la funzionalità sveglia di Mi Band. Non sono il tipo di persona che desidera essere continuamente informato sulle notifiche, anzi; dopo aver utilizzato a pieno le funzionalità di notifica per un primo periodo, personalizzando vibrazione e colore dei LED per diverse app, ho lentamente dismesso anche questa funzionalità, lasciando abilitata solo la vibrazione in caso di una mia mancata risposta ad una chiamata. La funzionalità di notifica tramite vibrazione e LED per le singole app è a mio parere una funzione controversa; sebbene sia utile per sapere da che app proviene la notifica senza avere lo smartphone vicino, rende comunque necessaria la consultazione del telefono, e risulta una funzione po’ ridondante se usiamo spesso versioni web delle app su PC oppure se siamo persone con lo smartphone sempre in mano.

In definitiva, consiglio Mi Band a chiunque sia interessato a tenere traccia dei propri risultati sportivi in maniera continuativa, a chi desideri monitorare il proprio sonno per motivi specifici, o a chi non possa tenere sempre addosso il telefono per lavoro, hobby o sport; in quest’ultimo caso, consiglio di configurare Mi Fit in modo da far notificare a Mi Band solo gli avvisi più urgenti.


Link utili:
  • Altri prezzi
  • Mi Fit, l’applicazione con funzionalità di notifica per tutte le app (raccomandato)
  • Mi Band Notify, applicazione Android con un'interfaccia semplificata (solo funzionalità di notifica app con vibrazione e LED)
  • Mi Fit, l'applicazione ufficiale per iOS
  • Il video per imparare a far illuminare i LED di Mi Band in modo da sapere sempre a che punto saranno i vostri progressi in relazione all’obiettivo giornaliero di passi

lunedì 13 aprile 2015

Acquisti online: istruzioni per l'uso

Ormai sempre più persone acquistano online: libri, vestiti, regali…al giorno d’oggi quasi tutto è acquistabile online. Già, ma come fare se si è un po’ restii a consegnare i propri soldi ad un commerciante che “non si vede” o se neanche si sa da dove iniziare?

“I clienti che hanno acquistato questo prodotto hanno acquistato anche...”

Ingrediente quasi sempre essenziale per acquistare online è una carta, necessariamente “di debito/credito” (associata a un conto) o “prepagata” (con un credito ricaricabile).
Una carta utilizzabile online si distingue dalle altre carte, come ad esempio i bancomat, per la presenza di un codice numerico di 16 cifre e della data di scadenza sul lato anteriore, e di un codice di sicurezza detto CVV/CVC/CVV2 sul lato posteriore.

codici di sicurezza CVV CVC

Il mio consiglio, se non si possiede alcuna carta, è quello di richiedere una carta PostePay.
Questa carta si appoggia al circuito Visa Electron, e come tutte le carte prepagate può essere utilizzata per acquistare su qualsiasi negozio online; inoltre viene rilasciata anche a chi non possiede un conto corrente. Può essere utilizzata per pagamenti POS in Italia e all’estero senza commissioni, e per prelevare denaro contante in tutto il mondo (presso tutti gli ATM Visa e Visa Electron) pagando una piccola commissione.

Per richiederla è sufficiente recarsi presso un qualsiasi sportello Poste Italiane con un documento d’identità e la propria tessera sanitaria, che certifica il proprio codice fiscale. Il costo della carta è pari a 5€ una tantum, quindi non verrà applicato alcun canone; la durata della carta è di 5 anni, al termine dei quali potrà essere rinnovata gratuitamente.
QUI sono raccolti tutti i dettagli relativi alle condizioni economiche.

Per ricaricarla, il mio consiglio è quello di recarsi presso uno sportello Poste Italiane richiedendo una ricarica in contanti (pagando una commissione pari ad 1€) tramite la compilazione di questo modulo, ma è anche possibile ricaricare presso tutti gli sportelli ATM Postamat con carte PagoBancomat (commissione di 2€), o eventualmente da un conto BancoPosta tramite il sito www.bancopostaclick.it o l'app Postepay (pagando una commissione pari ad 1€).
Una volta ricevuta e caricata la carta, saremo già pronti ad acquistare! La prima cosa da fare sarà registrarsi sul sito dal quale vorremo acquistare seguendo la procedura guidata, che solitamente ci porterà ad inserire l’indirizzo di fatturazione (il nominativo che desidereremo sulla ricevuta del prodotto) e l’indirizzo di spedizione (chiaramente l’indirizzo al quale vorremo far arrivare la merce). Nella fase finale dell’acquisto ci verrà chiesto il metodo di pagamento, che nel nostro caso sarà “Carta”, e il circuito utilizzato, rappresentato da un logo che troveremo stampato sulla nostra carta; nel caso di PostePay il circuito in uso è Visa Electron, ma altri esempi sono Mastercard, Diners o American Express.
Come ultima cosa, verranno richiesti i dati della carta; dovremo inserire:

  1. Numero della carta (16 cifre)
  2. Data di scadenza (nel formato “Mese/Anno”)
  3. CVV (le ultime 3 cifre presenti solitamente sul retro della carta)



Un altro dato che potrebbe venire richiesto potrebbe essere il 3D Secure; con questo nome convenzionale si definiscono i sistemi di protezione antifrode Verified by Visa e SecureCode MasterCard studiati dai Circuiti Internazionali Visa e MasterCard. Questo sistema antifrode prevede l'inserimento di un codice ulteriore, ossia una password legata alla carta, come ulteriore garanzia di sicurezza. Tutto ciò che occorre fare è scegliere la propria password per poi inserirla in fase di pagamento nel caso venga richiesta.

PayPal

Se siete incuriositi dal mondo degli acquisti online, avrete sicuramente sentito parlare di PayPal. Già, ma che cos’è, e come funziona? PayPal è essenzialmente un sistema che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro tramite internet, ma andiamo con calma: cosa permette di fare, nella pratica? La peculiarità cardine di questo servizio consiste nella possibilità di poter fare acquisti online senza comunicare al venditore i dati della carta, il tutto senza nessuna spesa per chi acquista. Questa caratteristica permette di acquistare in tranquillità anche se non si conosce l’affidabilità del venditore, in quanto PayPal, grazie al suo “Centro Risoluzioni”, rimborsa completamente l’importo dell’intero acquisto, in caso di prodotto non ricevuto o non conforme alla descrizione.

L’unica cosa che serve per iniziare è iscriversi al sito di PayPal, selezionando “conto personale” e inserendo nome, cognome, nuova password e mail. Una volta completata l’iscrizione, eseguendo l'accesso sul sito sarà subito possibile collegare una carta, sia prepagata che di credito, alla nostra utenza PayPal.
Una volta ultimato il collegamento, per acquistare sarà sufficiente recarsi su qualsiasi sito che supporta PayPal, selezionare il pagamento tramite PayPal nella fase finale dell’acquisto ed effettuare il login inserendo mail e password.
Portando a termine la procedura, PayPal effettuerà automaticamente l’addebito sulla carta da noi collegata.

Se possediamo un conto corrente a nostro nome e paghiamo i bonifici meno dell’euro di commissione della ricarica PostePay, potrebbe convenirci tenere una somma di denaro su quello che viene chiamato “Saldo PayPal”. Paypal infatti, già dal momento nel quale creiamo l’account, può essere utilizzato proprio come un conto online gratuito, sul quale possiamo conservare del denaro.

La modalità di ricarica del saldo Paypal, che è appunto questo salvadanaio virtuale, è il bonifico bancario; come ho anticipato, condizione essenziale è che l’intestatario del conto corrente bancario sia lo stesso del conto PayPal. Effettuato il bonifico nelle modalità esposte sulla pagina Ricarica Conto, dopo un paio di giorni vedremo disponibile la nostra somma accedendo a www.paypal.com; sarà quindi possibile utilizzare il nostro denaro su tutti i siti supportati selezionando PayPal come metodo di pagamento e inserendo infine i dati di accesso PayPal.
Una cosa essenziale da ricordare è che il saldo PayPal ha sempre la priorità sulla carta, perciò finchè avremo denaro sul saldo gli addebiti verranno effettuati su quest’ultimo; ovviamente sarà sempre possibile scegliere la carta come metodo di pagamento sul sito dal quale acquisteremo, non usufruendo però del servizio PayPal.
Utilizzando il saldo PayPal, caricandolo quindi tramite bonifico come spiegato, sarà anche possibile:
  1. Caricare qualsiasi carta prepagata collegata all’account PayPal, gratuitamente a patto che la ricarica sia di almeno 100€ (utile per evitare l’euro di commissione nel caso di PostePay).
  2. Trasferire denaro gratuitamente, indipendentemente dalla somma, dal nostro saldo PayPal ad un altro saldo PayPal, ad esempio per raccogliere a distanza i soldi per un regalo oppure per rimborsare qualche debito con gli amici, anche mediante l’app per smartphone.
  3. Ritrasferire il denaro dal saldo PayPal al nostro conto corrente bancario, previa collegamento del nostro conto corrente all’account PayPal.
Ormai sono tantissimi i siti di e-commerce che supportano PayPal, e per scoprirlo basterà cercare il logo di PayPal in fondo o in testa alla pagina; per fare qualche esempio, eBay accetta pagamenti mediante PayPal, mentre su Amazon sarà necessario utilizzare la vostra carta prepagata.

Buon acquisto a tutti!



domenica 15 marzo 2015

I migliori Notebook sotto i 400€ - Marzo 2015

Questa guida all'acquisto è destinata a chi ha la necessità di acquistare un notebook senza pretese, pensato per un "uso ufficio", ossia destinato a navigazione web e videoscrittura, e a chi vuole minimizzare la spesa ad ogni costo.
Si discosta da un "uso ufficio" qualsiasi uso che riguarda software di montaggio video, CAD o videogiochi.

Un utilizzo che non viene considerato "uso ufficio"

Dopo l'analisi di numerosi modelli offerti, la mia scelta è ricaduta per la maggioranza verso Lenovo, che dal 2013 è il primo produttore mondiale di personal computer.
I prodotti Lenovo sono spesso caratterizzati da un buon rapporto qualità prezzo e da una discreta robustezza costruttiva.


Lenovo Essential G5045


Processore: AMD E1-6010 1.35 GHz Dual core
Valutazione del processore: (5.7)
Ram (DDR3L-SDRAM): 4 GB

Acquista: 255,90€


Questo notebook, con Windows 8.1 preinstallato e un hard disk da 320GB, è dedicato a chi vede nel minimo prezzo la massima priorità, a chi non ha bisogno di prestazioni elevate e a chi si accontenta delle funzionalità di base; un prezzo aggressivo per una qualità altrettanto aggressiva!
Per qualsiasi domanda su questo notebook scrivete nei commenti, una mia amica che lo possiede sarà lieta di rispondervi!
Questo portatile misura 38 x 26,2 x 2,5 cm e pesa 2,5 Kg.

Asus P553MA-BING-SX349B



Processore: Intel Celeron N2840 2.16 GHz Dual core
Valutazione del processore: (5.9)
Ram: 4 GB

Acquista: 253,93€



Questo notebook viene prodotto da Asus, una nota azienda taiwanese che dal 1989 produce schede madri e schede video di ottima qualità e che dal 2003 ha debuttato anche nel mercato della telefonia mobile.
Con un peso di soli 2,1 Kg, le contenute dimensioni di 38 x 25,9 x 2,5 cm e il discreto processore Intel, questo notebook si classifica tra i migliori prodotti Asus nella prima fascia di prezzo.
La considerevole capienza dell'hard disk, pari a 500GB, e il processore lievemente più potente, sono le caratteristiche che permettono a questo modello di distinguersi dal Lenovo Essential G5045 precedentemente consigliato, che probabilmente è in grado di offrire una robustezza costruttiva lievemente superiore.
Se acquistato entro il 2015, questo notebook mette a disposizione il Programma di Affidabilità Garantita, che offre la possibilità di richiedere il rimborso completo del costo del notebook qualora dovesse guastarsi entro un anno dalla data di acquisto. Il notebook, riparato gratuitamente da un centro di assistenza ufficiale secondo la procedura di garanzia standard, resterà poi di proprietà dell’utente.
Si ringrazia Piero per la segnalazione.

Lenovo Essential B50-70


Processore: Intel Core i3 4005U 1.7 GHz Dual core
Valutazione del processore: (6.3)
Ram (DDR3L-SDRAM 1600 MHz): 4GB

Acquista: 381,88€

Per circa 100€ in più rispetto ai modelli precedenti, questo notebook offre la potenza di un processore i3, ossia una CPU appartenente ai migliori processori di fascia bassa Intel, e un hard disk con una capienza di 500 GB.
Il portatile misura 50,6 x 32,4 x 8 cm e pesa 2,9KG; anche questo notebook ha Windows 8.1 preinstallato.

Lenovo Essential B50-70 (FreeDOS)


Processore: Intel Core i3 4030U 1.9 GHz Dual core
Valutazione del processore: (6.5)
Ram (DDR3L-SDRAM 1600 MHz): 4GB

Acquista: 377,17€


Questa versione del B50-70, ad un costo inferiore del suo gemello già visto, propone un processore di classe i3 ancora più potente, al prezzo della totale assenza di sistema operativo.
Ciò significa che per far funzionare questo notebook dovremo installare manualmente la nostra copia di Windows tramite DVD/USB, e se non sappiamo come fare questo potrebbe essere un problema; per questo, l'acquisto è consigliato solo a coloro che hanno una discreta abilità riguardo questo genere di cose e che vogliono ottenere il massimo da questa fascia di prezzo.
Con un hard disk da 500GB, il notebook misura 38 x 26,2 x 2,5 cm e pesa 2,3 Kg.

Tutte le valutazioni e i prezzi sono riferiti al mese di Marzo 2015 e sono soggetti a variazioni.


domenica 1 marzo 2015

Presentazioni

Un saluto a chi legge! Mi chiamo Stefano, per gli amici Steve, e sono da sempre un appassionato di tecnologia ed informatica. Questo blog nasce dall'idea di raccogliere le novità e le impressioni sugli ultimi gingilli tecnologici, i consigli per gli acquisti sui quali i miei amici e parenti sono soliti chiedermi aiuto e qualche guida pratica per l'informatica di tutti i giorni. L'intento di questo blog è quello di trasmettere il fascino dell'"informatica essenziale" nella semplicità e nell'immediatezza, sperando che in questo modo tutti possano capire come semplificare la loro vita con la tecnologia e perchè no, magari anche appassionarsi.

Assicurando tanta umiltà sui contenuti, spero che i post possano essere di vostro gradimento.
Vi auguro buona lettura! :)